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Quale tonno stai davvero mangiando? Lo raccontiamo qui.

Quando scegli un barattolo o ordini un piatto con tonno, dietro quel nome generico si cela un mondo di differenze. È una questione di sapore, certo, ma anche di pesca, sostenibilità e valore nutrizionale. Vediamo insieme alcuni dettagli che fanno davvero la differenza:

Partiamo dal tonno a pinna gialla, il più presente sul mercato globale dopo lo skipjack. Con carne dal gusto delicato e meno grassa, è perfetto per piatti leggeri e sushi. La maggior parte della pesca avviene tramite palangaro o reti da circuizione, spesso vicino alla superficie, ma non è raro trovarlo anche pescato con la canna tra i metodi più selettivi .

In pieno contrasto, il tonno rosso è l’icona del tonno di prestigio: soda, gustosa, ricca di grassi “buoni” ma anche di limiti per via del mercurio. È profondamente legato alla cultura mediterranea, dal Giappone all’Italia, e la sua pesca è regolamentata da quote internazionali a causa del rischio di sovrapesca .

Infine, il skipjack – tra le specie più pescate, soprattutto in scatola. Il suo gusto deciso e la sua carne tenera lo rendono ideale per pranzi veloci. Appartiene a una specie abbondante, in gran parte pescata con reti a circuizione, talvolta attaccate a dispositivi FAD, che però frequentemente generano bycatch indesiderato .

 

COME INFLUENZA IL METODO DI PESCA

Il modo in cui il tonno arriva a tavola cambia tutto:

  • Le reti a circuizione (purse seine) catturano grandi quantità rapidamente, ma spesso con molti pesci indesiderati – specie se utilizzate con FAD .
  • Il palangaro o longline intercetta anche mareggiate di specie protette (tartarughe, squali…), anche se adopera ami su lunghe linee galleggianti .
  • Il più eco-friendly? Canna, lenza o palangaro selettivo, tecniche individuali e rispettose: ogni tonno pescato uno a uno, quasi senza impatto su altre specie .

 

PERCHÉ DOVREBBE IMPORTARTENE

Scegliere la specie e il metodo significa:

  1. Salute – alcune specie (come bluefin e bigeye) accumulano più mercurio. Lo skipjack e il tonno in scatola “light” restano più sicuri .
  2. Ambiente – la pesca responsabile (tipo pole‑line e MSC certificazione) riduce drasticamente l’impatto su habitat e fauna marina .
  3. Qualità e sapore – il metodo di pesca e la specie ne determinano freschezza, consistenza e gusto autentico del prodotto.

 

In conclusione: la prossima volta che compri tonno o lo ordini al ristorante, ricorda che dietro quel nome semplice c’è un universo di scelte. Scopri la differenza, per te e per il mare.